01 Dic L’acqua del rubinetto e il social network
Non vedo perché Facebook ora, e prima altri strumenti, debbano essere considerati in maniera negativa “per loro natura”.
Il fatto che FB sia prevalentemente uno spazio ludico-ricreativo non significa nulla. Di fatto non è in alcun modo FB a determinare quali contenuti gli utenti vorranno pubblicare.
Personalmente, ricevo per quella via una grande quantità di comunicazioni politiche e sociali, talmente fitte da diventare noiose. Evidentemente i miei contatti in gran parte si occupano di questo, tanto che negli ultimi giorni ho smesso di ignorare le applicazioni e i giochi e sono passato ad ignorare le richieste di adesione a questa o quella campagna sull’acqua.
Non sono solo le aziende a poter vedere di cosa ci interessiamo, siamo noi per primi a poter capire quali sono gli interessi delle persone ci circondano. E’ su questo che stabiliamo la forza o la debolezza di rapporti.
Certo, ci sono anche le aziende. Sono anche in birreria quando incontro i miei amici. Anzi mi incontro all’interno di uno spazio commerciale in cui se non pago il titolare non accetta la mia presenza.
Potrei invitare i miei amici nel salotto di casa. Offrirgli acqua di rubinetto e marmellata autarchicamente prodotta con qualche frutto coltivato sul balcone. Ma ho l’impressione che a molti questa apparirebbe una forzatura. Non mi scandalizza che le aziende facciano il loro lavoro.
Sono io utente a scegliere, piattaforma per piattaforma, quali informazioni sono disposto a concedere al social network.
C’è in generale una questione di autocoscienza e di autorappresentazione delle persone attraverso queste piattaforme.
Il processo iniziato nel commercio equo e solidale, per cui il consumatore prende coscienza della forza politica (in senso alto) del suo gesto d’acquisto, va trasferito all’interno dei SN. Col tempo le persone formalizzeranno codici di comportamento che troveranno vantaggiosi o svantaggiosi, in base ai loro bisogni. Si applicherà una censura o una punizione, e già il meccanismo è in atto, per quei soggetti che vorranno forzare il rapporto stabilito.
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