Francesco Merlo e un’imbarazzante Prima Pagina
Stamattina quando ho sentito dalla radio che la conduzione di Prima Pagina di Radio 3 sarebbe stata affidata a Francesco Merlo la prima reazione è stata positiva. Finalmente ascolto uno degli editorialisti che mi capita più spesso di leggere, ho pensato. La partenza debole sulla questione del referendum svizzero m’ha lasciato un po’ perplesso. Le argomentazioni sul rapporto tra Berlusconi e Repubblica (giornale per cui Merlo scrive) di una fiacchezza e pochezza che anche Belpietro avrebbe potuto smontare. Poi ha preso di petto un argomento come Internet e in particolare Facebook. Ero in macchina e venivo in ufficio e ho avuto la tentazione di cambiare stazione, per non iniziare male la giornata. Poi ho resistito alla tentazione e sono andato avanti a sentire la caterva di luoghi comuni, imprecisioni, grossolani errori con i quali Merlo argomentava. Aspetto la trascrizione del podcast che sarà presto disponibile (Prima Pagina) per poter recuperare la terminologia offensiva. Poi ha deciso di cambiare argomento, e trascurando completamente le notizie della notte (che la stessa Radio Tre aveva già dato a noi ascoltatori) ha cominciato a sproloquiare sull’elezione “probabile” di Pepe Mujica in Uruguay, sostenendo che “un liberale non potrà mai vincere in Uruguay” e contestando il senso di centro-sinistra del Frente Amplio, sul quale avrebbero sicuramente avuto da ridire i lider de noantri.
Perché qualcuno dovrebbe pagare dei soldi a Repubblica per leggere gli articoli di questo signore oggi?