12 Mar L’inverno sta finendo
Le ultime settimane di questo inverno mi hanno portato a fare una serie di riflessioni sul mio modo di stare in rete, di comunicare, di essere sociale. La brevità dei contenuti dei social media non fa per me, non in questo momento, dove ho bisogno di riflettere a voce alta più a lungo di quanto sia utile o possibile in un aggiornamento di status.
In queste ultime settimane poi Facebook ha mostrato la corda nel gestire il dibattito quando è più intenso, quando vale di più perchè non si affrontano solo due pareri annacquati, ma opinioni radicalmente diverse. Non tanto per gli effetti della camera dell’eco, quanto per gli interventi pesanti dei moderatori nel censurare opinioni anti-razziste.
Le riflessioni, le idee non possono essere sottoposte al giudizio di un moderatore che le livelli inevitabilmente al ribasso. Non ci sarebbe arte, non ci sarebbe libertà di pensiero.
Così sono venuto qui, in un angolo, a depositare qualche spunto in questa fine di inverno. I rami del ciliegio sono carichi di gemme, a giorni i fiori si mostreranno.
Qui ho più spazio. Non scriverò testi brevi se non ne avrò voglia e neppure li ottimizzerò per un lettore o per un motore di ricerca. Saranno appunti come vengono. Senza ingenuità ma senza intenzione di eccedere col personal branding, senza credere agli influencer.
Ho un’idea vecchia del web e della rete, fatta di apertura e di condivisione, di scambio orizzontale. È un’idea vecchia, non obsoleta.
Questo sgorbio di post non è per te, lettore occasionale, ma servirà a me, a ricordarmi da dove si ricomincia.
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