26 Mar Storia della canzone italiana
Per il terzo anno consecutivo sto tenendo per il Comune di Grottammare una serie di incontri sulla canzone italiana. Il ciclo fa parte di un programma più esteso, “Libera…mente”, che si propone come una piccola università popolare. Si alternano corsi di pittura su stoffa, di lingua inglese, di architettura…
Al primo incontro, giovedì scorso, c’erano poche persone (ma era anche giovedì santo). Questa settimana speriamo di aumentare le visite.
La playlist di giovedì 20 marzo:
- Il feroce monarchico Bava
- Inno della rivolta proletaria – I gufi
- Stellette/Domattina si va all’assalto – I gufi daYoutube
- O Gorizia tu sei maledetta – I gufi
- Giovinezza
- Ma cos’è questa crisi – Rodolfo De Angelis
- Fortunello – Petrolini da Youtube
- Come pioveva – Armando Gill
- Silenzioso slow – Alberto Rabagliati
- Le tristezze di San Luigi – Trio Lescano vs Saint Louis Blues – Louis Armstrong
- Se vuoi goder la vita – Carlo Buti
- Parlami d’amore Mariù – Vittorio de Sica vs Stefano Bollani & Elio
In appendice abbiamo ascoltato anche alcune delle prime registrazioni discografiche, entrambe di Enrico Caruso. La prima del 1902 è la prima incisione canora in assoluto ed è l’aria Giunto sul passo estremo dal Mefistofele di Arrigo Boito, registrata in albergo a Milano. La seconda ascoltata è del 1904 ed è Mattinata di Ruggero Leoncavallo. Questa seconda incisione, realizzata in un hotel di New York, è eccezionale per vari motivi a mio parere. Fino a quel momento Caruso ha inciso romanze e arie da opere liriche, ma non ha ancora affrontato il repertorio popolare. All’epoca la registrazione avveniva senza microfono e senza possibilità di sovraincisione, cantando e suonando rivolti verso la tromba del grammofono. Caruso e Leoncavallo, piano e voce, interprete e autore, eseguono ed incidono il brano per la prima volta e si tratta sì di una romanza, ma composta quando già il disco esiste e si sta diffondendo. Per la prima volta un brano conosce la notorietà non attraverso l’esecuzione dal vivo e la distribuzione degli spartiti, ma direttamente attraverso il disco, che raggiungerà un pubblico che non ha neppure mai assistito ad un concerto di Enrico Caruso. Forse Mattinata è la prima canzone moderna.
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